Anniversario della Liberazione a Cinisello Balsamo 1946, 1951

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domenica 10 luglio 2011

Maggio 2011, lettera aperta dell'ANPI di Cinisello Balsamo a ...

Ai cittadini
Al sindaco Daniela Gasparini
Alla Giunta comunale
Al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Sacco
Ai consiglieri comunali
Ai dirigenti scolastici
Alle Associazioni
 

Si registra in Europa un forte clima di nazionalismo e un’ostilità nei confronti di stranieri e minoranze con pericolose forme discriminatorie: xenofobia, omofobia, razzismo, sessismo, intolleranza religiosa.

I flussi migratori a cui stiamo assistendo in questi anni sono il pretesto della facile presa che il nazionalismo identitario, con il populismo che lo anima, ha avuto e sta avendo su vasti strati della popolazione europea.

É un contagio che non ha risparmiato l’Italia dove questi fenomeni hanno trovato legittimazione anche nel linguaggio di molti esponenti politici di spicco e in altrettanti provvedimenti discriminatori di alcuni amministratori locali.

Le manifestazioni di razzismo diventano sempre più frequenti in forme palesi, ma anche in forme subdole e talvolta perfino inconsapevoli.

In questo contesto  assistiamo un po’ ovunque, da Roma a Napoli, da Milano a Firenze, da Sassuolo a Venezia, anche a rigurgiti nostalgici di nazifascismo: irruzioni di esponenti di Forza Nuova nel corso di manifestazioni democratiche, muri imbrattati da scritte che si richiamano a slogan fascisti e nazisti, croci celtiche sui monumenti ai caduti, manifesti con fasci littori e camicie nere, un progetto per dedicare una targa a Luisa Ferida,  un convegno di tipo fascista da cui sono usciti simboli e vessilli esecrabili come quello della X Mas e persino la ricostruzione dell´insegna che accoglieva gli ebrei ad Auschwitz. Per non parlare delle parole del leghista Mario Borghezio (già Ordine Nuovo) che non scrive sui muri ma usa parole livide come: “Questa non è una festa di tutti, ma soltanto di una parte. Il 25 Aprile va abolito”.

Il clima favorevole a far sì che tutto ciò accada è creato da continui attacchi alla Costituzione, alle istituzioni di garanzia e, indirettamente, al capo dello Stato. Gravi episodi come quello dei manifesti affissi a Milano che riportano la scritta “Via le BR dalle Procure” minano la stabilità della democrazia nel nostro Paese. “Si osa perfino proporre di modificare l'articolo 1 della Costituzione, vuol dire che siamo già oltre il limite della tollerabilità” come sostiene il nostro presidente nazionale Carlo Smuraglia.

A tutto questo si aggiunga un disegno di legge come quello depositato da cinque senatori del P.D.L. - Popolo della Libertà  (e da uno del F.L.I. – Futuro e Libertà per l’Italia - che dopo un colloquio con il coordinatore del partito ha ritirato la sua firma) volto ad abolire la XII disposizione transitoria della Costituzione Italiana che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.  

Questa situazione preoccupa, e molto, e deve indurre non solo a serie riflessioni, ma anche a un rinnovato impegno.

A tale proposito l’A.N.P.I. nazionale ha emesso il seguente comunicato:

“Si tratta dell’ennesima aggressione alla Costituzione, la più dissennata tentata dalla destra e dal suo governo. 
Sul fascismo e sui suoi misfatti di dittatura, miseria, guerra, occupazione straniera del Paese, torture, crimini e stragi, pende implacabile e incancellabile da ogni revisionismo il giudizio della storia.
Sull’Antifascismo, sulla Resistenza e sulla Liberazione si fondano la Costituzione, la Repubblica e la Democrazia riconquistata!
Contro l’esecrabile tentativo di riaprire la porta alla costituzione del partito fascista e di abolire il reato di apologia del fascismo, l’ANPI chiede la mobilitazione unitaria in tutto il Paese, dei partigiani, degli antifascisti e delle loro associazioni insieme alle forze della politica, della cultura, dei sindacati e dell’associazionismo democratico”.

È essenziale reagire con forza e con fermezza.

Per questa ragione, il Direttivo della sezione di Cinisello Balsamo sollecita il Consiglio comunale a porre in discussione un ordine del giorno in relazione al comunicato dell’A.N.P.I. nazionale, esprimendo un documento di condanna rispetto alla proposta di legge e verificando la possibilità di organizzare un Consiglio comunale aperto al quale invitare storici e intellettuali.

Oltre a ciò l’A.N.P.I. di Cinisello Balsamo chiama tutti i democratici e gli antifascisti alla vigilanza e invita gli amministratori locali a un maggior impegno per contrastare ogni forma di intolleranza, violenza e razzismo che si manifesti nel nostro territorio.

In particolare è indispensabile che luoghi pubblici, anche se affidati in gestione a privati, non vengano utilizzati per ospitare iniziative organizzate da movimenti neofascisti, antisemiti, xenofobi e portatori di politiche discriminatorie che si richiamino ai disvalori citati.

Contemporaneamente diventa indispensabile e urgente un rinnovato impegno da parte di tutti, gli amministratori pubblici e gli insegnanti in particolare, ma anche l’associazionismo democratico, verso una maggiore promozione della cultura dell’integrazione nei luoghi dove le diversità si manifestano in embrione: promuovere nelle scuole la cultura del rispetto delle diversità potrà essere l’antidoto più efficace per combattere questi terribili  spettri di un passato che i nostri cittadini più anziani ricordano ancora con orrore.

Urge sottolineare anche l’importanza della trasmissione della memoria, una vera e propria strategia della memoria, memoria delle cose, dei luoghi, delle idee, dei fatti, in sostanza delle persone; memoria senza la quale si rischia di perdere i riferimenti dell’agire democratico. La grande storia, ma anche e soprattutto la piccola storia, quella della nostra città e dei nostri cittadini, quella che contribuisce a conoscere, a riflettere e a costruire una coscienza civile.

L'A.N.P.I. di Cinisello Balsamo è, e vuole essere, anche oggi protagonista della vita politica e culturale della città come è nella tradizione della sua lunga storia che risale all’immediato dopoguerra, quando fu aperta la prima sede in via XXV Aprile 1, nella quale l’allora presidente Antonio Longo presiedeva assemblee affollate da partigiani, antifascisti e semplici cittadini che volevano ricostruire un tessuto sociale e politico dilaniato da vent’anni di fascismo. Oggi, con circa duecentocinquanta iscritti, alcuni molto giovani, e con una presenza costante e vigile, l’A.N.P.I. di Cinisello Balsamo continua ad affermare e a sottolineare il ruolo fondamentale dell’antifascismo in un Paese che sta rischiando di andare verso una pericolosa deriva antidemocratica.
 
L’ottima riuscita, nonostante le precarie condizioni climatiche, della seconda edizione del Cinisello Liberation Festival, organizzato dai giovani della sezione, ci conforta e ci spinge a continuare nel nostro impegno. La lunga kermesse, tenutasi in piazza Gramsci lo scorso 30 aprile, alternando alla musica momenti di riflessione, proposti come lezioni in piazza,  è andata nella direzione dell’impegno che ci siamo prefissi, cioè quello di diffondere i valori scaturiti dall’esperienza della Lotta di Liberazione e confluiti nella Carta Costituzionale. La presenza in piazza, per il secondo anno consecutivo, di centinaia di persone e di tante associazioni cittadine, riunite intorno all'A.N.P.I. e ai suoi valori, sottolinea inoltre il valore aggregante e sociale della manifestazione.

É in questa direzione che desideriamo proseguire e ci auguriamo di avere al nostro fianco l’Amministrazione comunale e tutte le realtà democratiche della città nell’ottica di conservare, difendere e rilanciare quel patrimonio di ideali e di valori nei quali ci riconosciamo.

Ora e sempre Resistenza!


Cinisello Balsamo, maggio 2011

Il Presidente
Felice Riccardi
Il Direttivo della sezione

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