L’ANPI piange Guido Petter, partigiano, scienziato, docente, uomo sempre libero e giovane.
Lo ricordiamo come amico, compagno e maestro.
Il saluto e l'alzabara nel cortile antico del Bò (Università di Padova) venerdì 27 maggio alle ore 10. I funerali alle ore 11 presso la Basilica del Duomo.
Lo ricordiamo come amico, compagno e maestro.
Il saluto e l'alzabara nel cortile antico del Bò (Università di Padova) venerdì 27 maggio alle ore 10. I funerali alle ore 11 presso la Basilica del Duomo.
Dal 1958 è stato professore ordinario di psicologia dello sviluppo presso la facoltà di psicologia dell'Università di Padova, insegnando negli ultimi anni "Psicologia dell'adolescenza".
Ex partigiano, ha scritto diversi volumi di memorie sui suoi trascorsi nella Resistenza, l'ultimo dei quali è La prima stella. Valgrande '44 (Interlinea edizioni) incentrato sui martiri dell'eccidio nazifascista di Fondotoce sul lago Maggiore nel giugno del 1944.
Ha compiuto studi e ricerche nelle aree della percezione, del linguaggio, dello sviluppo cognitivo, della psicologia educativa.
Ha curato la traduzione e diffusione del pensiero di Jean Piaget in Italia, ed ha compiuto numerose ricerche su temi dello sviluppo cognitivo, della psicologia dell'adolescenza, della genitorialità e della psicologia dell'educazione.
In particolare, lui ed i suoi allievi hanno articolato i primi progetti di ricerca italiani sull'epistemologia genetica e sullo sviluppo concettuale nell'infanzia; progetti da cui sono derivate, negli ultimi decenni, molte delle più rilevanti linee di ricerca della psicologia dello sviluppo nel nostro paese.
Maestro di molte generazioni di psicologi italiani, ha contribuito significativamente alla diffusione di una cultura psicologica nelle scuole e tra gli insegnanti, pubblicando numerosi volumi scientifici e divulgativi di psicologia e psicopedagogia.
A Padova il 9 maggio del 1979 fu vittima di un'aggressione da parte di alcuni esponenti di Autonomia Operaia.
Nel dicembre 2005 è stato insignito della Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica per i Benemeriti della cultura e dell'arte.
Il 19 maggio 2011, durante un incontro pubblico a Spinea, è stato colpito da un improvviso malore. Subito ricoverato si è spento il dopo 5 giorni, il 24 maggio 2011.
Ex partigiano, ha scritto diversi volumi di memorie sui suoi trascorsi nella Resistenza, l'ultimo dei quali è La prima stella. Valgrande '44 (Interlinea edizioni) incentrato sui martiri dell'eccidio nazifascista di Fondotoce sul lago Maggiore nel giugno del 1944.
Ha compiuto studi e ricerche nelle aree della percezione, del linguaggio, dello sviluppo cognitivo, della psicologia educativa.
Ha curato la traduzione e diffusione del pensiero di Jean Piaget in Italia, ed ha compiuto numerose ricerche su temi dello sviluppo cognitivo, della psicologia dell'adolescenza, della genitorialità e della psicologia dell'educazione.
In particolare, lui ed i suoi allievi hanno articolato i primi progetti di ricerca italiani sull'epistemologia genetica e sullo sviluppo concettuale nell'infanzia; progetti da cui sono derivate, negli ultimi decenni, molte delle più rilevanti linee di ricerca della psicologia dello sviluppo nel nostro paese.
Maestro di molte generazioni di psicologi italiani, ha contribuito significativamente alla diffusione di una cultura psicologica nelle scuole e tra gli insegnanti, pubblicando numerosi volumi scientifici e divulgativi di psicologia e psicopedagogia.
A Padova il 9 maggio del 1979 fu vittima di un'aggressione da parte di alcuni esponenti di Autonomia Operaia.
Nel dicembre 2005 è stato insignito della Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica per i Benemeriti della cultura e dell'arte.
Il 19 maggio 2011, durante un incontro pubblico a Spinea, è stato colpito da un improvviso malore. Subito ricoverato si è spento il dopo 5 giorni, il 24 maggio 2011.
Biografia di GUIDO PETTER
a cura di Angela Persici
presidente dell'Istituto Pedagogico della Resistenza
a cura di Angela Persici
presidente dell'Istituto Pedagogico della Resistenza
Guido Petter è mancato in seguito ad un’emorragia cerebrale molto estesa che lo ha colpito alla fine di un intervento «Costituzione e diritti: il diritto all'istruzione» in provincia di Venezia.
Nato nel 1927, Partigiano e docente universitario, è fra i fondatori della facoltà di Psicologia a Padova.
Lo ricordiamo –suo malgrado- come figura coinvolta nel contrasto agli “anni di piombo” e come instancabile comunicatore e narratore. Il nome di Guido Petter è legato alla Resistenza e alla psicologia. Partigiano “Renzo” della 10’ Brigata Garibaldi "Rocco" in Val d'Ossola, Presidente onorario dell'Istituto pedagogico della Resistenza che contribuì a fondare nel 1975 con coloro (allievi, insegnanti e cittadini esponenti del mondo della cultura o anche semplici operai e impiegati) che avevano condiviso l’esperienza dei Convitti Scuola della Rinascita; fece parte già nel giugno del 1945 del Comitato promotore per la nascita dei Convitti Scuola della Rinascita -1945/1975- dove insegnò e, in seguito, divenne anche preside della scuola media “Rinascita” interna al Convitto di Milano in Via Zecca Vecchia.
Lascia Milano e intraprende la carriera universitaria per arrivare a Padova nel 1958 con il ruolo di professore ordinario di Psicologia dello sviluppo. Nonostante l’età, il mondo della ricerca e dell’Università non lo voleva “lasciare andare”, infatti rimane professore a contratto di Psicologia dell'adolescenza.
Uno scienziato puro ed un instancabile divulgatore. Una produzione editoriale davvero notevole e indirizzata a diversi soggetti: adolescenti, adulti, professionisti del mondo della scuola. In Italia è stato il più vivace nel trasmettere e tradurre il pensiero di Jean Piaget: le sue traduzioni restano lo zoccolo imprescindibile nel mondo che lo riguarda. Occorre ricordare che nasce come maestro e molti lo chiamano il “maestro dei maestri” dell'Italia moderna.
Fatto oggetto di violenza e aggressione dall'Autonomia Operaia, il 9 maggio 1979 fu sprangato a martellate da un commando dentro il portone di casa. Nonostante ciò non si arrese e al contrario di molti altri continuò a difendere la “sua Repubblica” dal terrorismo, dall'intolleranza e dalla violenza. Una posizione ferma che ha manifestato sino all’ultimo giorno, fedele alla Costituzione come al Risorgimento e alla Resistenza.
Nel dicembre 2005 a Guido Petter è stata conferita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica per i Benemeriti della cultura e dell'arte.
Noi “milanesi” lo vogliamo ricordare il giorno del suo ultimo compleanno, 20 aprile 2011, l’ultima sua venuta nel capoluogo lombardo quando, per prepararsi al 25 Aprile, i ragazzi del collettivo dell’Agnesi chiesero all’IpR di costruire l’evento. E’ stata una bellissima mattina, ricca, attenta e appassionata, il contrario di quanto si dice dei ragazzi … una bellissima mattina. L’ultima di “Renzo” a Milano. L’abbiamo salutato per l’ultima volta il 27 maggio a Padova con una delegazione della scuola “Rinascita – Amleto Livi” a cui hanno partecipato insegnanti, genitori ma soprattutto i giovanissimi allievi della “sua scuola”.
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