Anniversario della Liberazione a Cinisello Balsamo 1946, 1951

Anniversario della Liberazione a Cinisello Balsamo 1946, 1951 ">

sabato 27 settembre 2008

25 settembre 2008, un addio commosso e un sentito grazie a Fioravante Stell

Fioravante Stell è morto il 25 settembre 2008,
il funerale sabato 27 alle 10.30 dalla sua casa di Via Betti 123

Una volta chiesi a Stell come avevano fatto giovani come lui, educati dalla scuola fascita, a capire nel momento della scelta da che parte stare. Lui come risposta mi regalò una sua vecchia edizione del Tallone di ferro di Jack London e mi disse: "...anche leggendo questo libro ho capito".
Il libro era accompagnato da questo biglietto.

Grazie Stell!



Dal sito della C.G.I.L. Lombardia

UN MINUTO PIU' DEL PADRONE 1962: Le tende della Borletti
clicca qui per vedere il filmato


Storia di una Storia. Rovistando negli armadi dell’Archivio della Cgil abbiamo trovato una scatola di cartone con su un dito di polvere e l’indicazione: Loconsolo – Borletti 1962 con dentro un super8.
L’abbiamo digitalizzato e ne è uscito un bellissimo filmato in bianco e nero e senza sonoro sulle lotte della Borletti e in particolare sulle tende piantate davanti alla fabbrica di Via Washington in reazione alla serrata dell’azienda. Le tende.
Un episodio famoso e importante per la storia dei metalmeccanici milanesi: per la capacità di dialogare con la società civile e le istituzioni politiche, di trovare solidarietà e consensi prima impossibili e, soprattutto, di ricominciare un lavoro unitario, superando le divisioni e gli scontri tra la Cgil da un lato e Cisl e Acli dall’altro. I temi: la lotta contro la precarietà, gli orari e il salario…E’ un segno esplicito di una nuova stagione sindacale che porterà alle lotte degli elettromeccanici e al rinnovo del Contratto nazionale. Ma è una incredibile occasione di vita collettiva, l’occupazione della piazza, le tende, i tavoli e la cucina in piazza, la solidarietà delle fabbriche milanesi ma anche del Comune e le manifestazioni, il corteo di macchine, fino alla resa di Borletti e al rientro in fabbrica.
Che fare? Il film è bello ma è muto. Ci è venuta un’idea: recuperare l’autore (Loconsolo, il fotografo “ufficiale” delle manifestazioni dei metalmeccanici milanesi, operaio della Galileo col pallino degli obiettivi), il Capo della Fiom della Borletti (Stell Fioravante, Gappista, delegato della Fiom e dirigente della cellula del Pci in fabbrica) e Antonio Pizzinato (giovane delegato della Borletti, non ancora dirigente del sindacato). Li abbiamo messi in torno ad un tavolo, nella sede dell’Archivio de Lavoro a Sesto San Giovanni e gli abbiamo chiesto di vedere il filmato e di commentarlo, immaginando di dover raccontare a due studenti di ventanni cosa sono quelle immagini.


Chi era Fioravante Stell

Nato a Trieste il 28 settembre del 1923, Stell frequenta la scuola professionale all’Umanitaria, diventa operaio specializzato in meccanica. Nel 1939, all’età di 16 anni, entra come operaio alla Borletti di Via Washington, dove resterà per 40 anni. Nel contempo studia per diventare perito. Addetto al collaudo e alla campionatura del materiale bellico di alta precisione usato dalla marina militare, alla chiamata alle armi viene assegnato al controllo della produzione alla Borletti, ma questa volta in divisa di marinaio.
Gli fu facile, quasi spontaneo, continuare il suo lavoro e insieme diventare un importante elemento di collegamento e di diffusione della stampa clandestina. Stell è infatti a capo del lavoro clandestino e della Resistenza in Borletti fino alla Liberazione. La Borletti, che in passato si era persino chiamata per un periodo “Industrie Femminili Lombarde”, era una fabbrica “al femminile”, gli uomini erano quasi tutti soltanto capi, operai specializzati, dirigenti o impiegati. Ma fu anche una fabbrica in cui ampie discussioni, unione tra le maestranze, buoni rapporti tra direzione e lavoratori, permise una conduzione antifascista vivace ma condivisa, chiara e convincente. Non è qui il luogo per descrivere i mille episodi della guerra vissuti all’interno delle Officine Borletti, divenute non solo luogo di lavoro, ma anche di vita sociale, di amicizia e di lotta per Fioravante Stell.
Molti episodi lo vedono protagonista, sempre sereno, altruista, amico. Nel dopoguerra è stato protagonista delle lotte sindacali delle Tende della Borletti del ’62, della vertenza degli elettromeccanici, delle conquiste dei Contratti Nazionali della sua categoria. E’ impegnato anche nel sindacato degli operai metallurgici, a difendere il posto di lavoro, le condizioni contrattuali, ad accompagnare la vita della “sua” fabbrica fino alla definitiva chiusura e al pensionamento. E' stato anche un dirigente di prestigio della Fiom Cgil e del Pci.
Negli ultimi tempi Stell aveva partecipato ad un lavoro di recupero della memoria e di rapporto con gli studenti, con la passione e la lucidità che lo hanno sempre contraddistinto, sempre presente, disponibile, attento e sensibile.
E’ stato un protagonista di un momento difficile e duro della storia del suo Paese, uno dei tantissimi uomini e donne semplici, modesti, generosi ai quali dobbiamo il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza.

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