Lesa la sovranità popolare con l’eliminazione delle preferenze
L’eliminazione delle preferenze dalla legge elettorale per le europee decisa dall’attuale governo, che con arroganza ha rigettato tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, è un atto gravissimo perché lede il principio della sovranità popolare sancito dalla Costituzione.
L’ANPI denuncia con forza questa manovra perché attenta, ancora una volta, alla legittimità della nostra Carta Costituzionale e sottrae di fatto ai cittadini il potere di partecipare alla vita democratica del Paese, impedendo loro di scegliere i propri candidati.
Tutta la nostra Associazione partecipa con i cittadini e le forze politiche che considerano valori primari la libertà e la democrazia alla battaglia per fermare questo provvedimento che di fatto li oscura.
A 70 anni dalla loro promulgazione, tornano le leggi razziali
L’ANPI è schierata con tutte le forze sociali che in questi giorni si stanno mobilitando pacificamente per una scuola libera e giusta, conforme ai principi costituzionali.
La mozione approvata a maggioranza che istituisce classi separate, per i bambini immigrati e per quelli italiani, ben lontana dall’avviare un processo di integrazione nel nostro Paese, di fatto legalizza la discriminazione.
A 70 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, è inconcepibile e lesivo della Costituzione e dei diritti civili faticosamente conquistati dopo il regime, ripercorrere una storia sciagurata e sotterrata dalla democrazia.
Roma, 22 ottobre 2008
L’eliminazione delle preferenze dalla legge elettorale per le europee decisa dall’attuale governo, che con arroganza ha rigettato tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, è un atto gravissimo perché lede il principio della sovranità popolare sancito dalla Costituzione.
L’ANPI denuncia con forza questa manovra perché attenta, ancora una volta, alla legittimità della nostra Carta Costituzionale e sottrae di fatto ai cittadini il potere di partecipare alla vita democratica del Paese, impedendo loro di scegliere i propri candidati.
Tutta la nostra Associazione partecipa con i cittadini e le forze politiche che considerano valori primari la libertà e la democrazia alla battaglia per fermare questo provvedimento che di fatto li oscura.
A 70 anni dalla loro promulgazione, tornano le leggi razziali
L’ANPI è schierata con tutte le forze sociali che in questi giorni si stanno mobilitando pacificamente per una scuola libera e giusta, conforme ai principi costituzionali.
La mozione approvata a maggioranza che istituisce classi separate, per i bambini immigrati e per quelli italiani, ben lontana dall’avviare un processo di integrazione nel nostro Paese, di fatto legalizza la discriminazione.
A 70 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, è inconcepibile e lesivo della Costituzione e dei diritti civili faticosamente conquistati dopo il regime, ripercorrere una storia sciagurata e sotterrata dalla democrazia.
Roma, 22 ottobre 2008
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