Rosso un fiore
mercoledì 30 marzo 2011 ore 20.30
CGIL Salone di Vittorio
Milano
piazza Segesta 4
CGIL Salone di Vittorio
Milano
piazza Segesta 4
con ingresso da via Albertinelli 14
ingresso libero e gratuito
ingresso libero e gratuito
A Milano, la Sezione ANPI “Martiri di Viale Tibaldi” invita a partecipare alla serata “Rosso un fiore” dedicata alla memoria di Raffaelino De Grada con la presentazione del libro “Antifascismo e Resistenza a Milano in zona 5 ” di Flavio Ghiringhelli, quinto volume del “Progetto per il Futuro della Memoria”, organizzata in collaborazione con l’Istituto Pedagogico della Resistenza e l’Associazione La Conta
Prteciperà alla serata Luigi Pestalozza, partigiano e studioso che parlerà della figura di Raffaelino De Grada e della Resistenza nella nostra città , Loris Vegetti, partigiano e studioso che racconterà alcuni episodi della Resistenza in Zona 5 ed Alessandro Rizzo che presenterà il libro “Antifascismo e Resistenza a Milano in zona 5”. Concluderà la serata il concerto “TierraA” del Coro Hispano-Americano di Milano, che eseguirà canzoni tradizionali–popolari dell’America latina e della Spagna. Dopo il concerto ci sarà un buffet, offerto a tutti i presenti.
Prteciperà alla serata Luigi Pestalozza, partigiano e studioso che parlerà della figura di Raffaelino De Grada e della Resistenza nella nostra città , Loris Vegetti, partigiano e studioso che racconterà alcuni episodi della Resistenza in Zona 5 ed Alessandro Rizzo che presenterà il libro “Antifascismo e Resistenza a Milano in zona 5”. Concluderà la serata il concerto “TierraA” del Coro Hispano-Americano di Milano, che eseguirà canzoni tradizionali–popolari dell’America latina e della Spagna. Dopo il concerto ci sarà un buffet, offerto a tutti i presenti.
Raffaelino De Grada nasce a Zurigo nel 1916. Rientrata in Italia la famiglia, Raffaelino inizia gli studi a San Gimignano, proseguendoli poi a Firenze e a Milano, dove si laurea nel '39, allievo di Antonio Banfi e Matteo Marangoni.
Dal '35 pubblica saggi e scritti d'arte sulle principali riviste del tempo. Arrestato per attività politica contro il regime nel '38 e nel '43 e mobilitato in Sicilia nel 1941, dopo l'8 settembre '43 organizza con Pajetta e Curiel il "Fronte della gioventù", prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata partigiana del Fronte per la liberazione di Firenze.
Commentatore politico e dirigente Rai, è la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione il 27 aprile 1945. Dirige il Giornale Radio del Nord Italia sino al 1949; è nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d'arte alla radio. Dal '49 al '51 è a Parigi, segretario italiano del Comitato mondiale dei partigiani della Pace ed è tra i primi firmatari dell'appello di Stoccolma contro la bomba atomica. Eletto al consiglio comunale di Milano dal '46 nelle liste del Partito comunista, lascia l'incarico nel '59, allorché viene eletto deputato al Parlamento italiano. Dal '65 all'86 è titolare della cattedra di Storia dell'arte all'Accademia di Brera. Dal '71 al '76 dirige l'Accademia e la Pinacoteca comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l'Accademia di Arte e restauro "Aldo Galli" di Como.
De Grada ha collaborato con importanti testate nazionali e ha scritto per le pagine del "Corriere della Sera". Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell'arte moderna, tra cui Boccioni, l'Ottocento italiano, Boldini e i Macchiaioli .
Luigi Pestalozza, classe 1928, testimone attivo degli avvenimenti politico-sociali e culturali a cavallo di due secoli, vive e lavora a Milano. Curioso della vita e dalla vita messo alla prova fin da bambino, appassionatissimo di musica e storia, partigiano, giurista, robesperriano per eccellenza, politicamente attivo, scrittore, nemico “dello spirito e della prassi dell’inerzia e del pensiero unico” critico musicale, insegnante, viaggiatore curioso del mondo, marito e padre di famiglia, giornalista, sportivo, intellettuale legato ai maggiori compositori di musica contemporanea ed elettroacustica e fortemente impegnato a farla uscire del “ghetto”. Docente di storia della musica all’Accademia d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, dal 1968 all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha insegnato all’Università “La Sapienza” di Pisa. Critico musicale dell’Avanti! e del settimanale "la Rinascita", nel 1948 ha dato vita a "il diapason", prima rivista italiana di musica contemporanea, e nel 1980 ha fondato la rivista "Musica/Realtà". Ha organizzato e diretto convegni, manifestazioni musicali e le stagioni di "NovecentoMusica" (Milano) e "Incontro con le musiche" (Forlì). Fra i suoi libri La Scuola Nazionale Russa, L’opposizione musicale , La musica in URSS: cronaca di un viaggio, Storia della musica, Memoria e parafrasi .
Dal '35 pubblica saggi e scritti d'arte sulle principali riviste del tempo. Arrestato per attività politica contro il regime nel '38 e nel '43 e mobilitato in Sicilia nel 1941, dopo l'8 settembre '43 organizza con Pajetta e Curiel il "Fronte della gioventù", prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata partigiana del Fronte per la liberazione di Firenze.
Commentatore politico e dirigente Rai, è la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione il 27 aprile 1945. Dirige il Giornale Radio del Nord Italia sino al 1949; è nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d'arte alla radio. Dal '49 al '51 è a Parigi, segretario italiano del Comitato mondiale dei partigiani della Pace ed è tra i primi firmatari dell'appello di Stoccolma contro la bomba atomica. Eletto al consiglio comunale di Milano dal '46 nelle liste del Partito comunista, lascia l'incarico nel '59, allorché viene eletto deputato al Parlamento italiano. Dal '65 all'86 è titolare della cattedra di Storia dell'arte all'Accademia di Brera. Dal '71 al '76 dirige l'Accademia e la Pinacoteca comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l'Accademia di Arte e restauro "Aldo Galli" di Como.
De Grada ha collaborato con importanti testate nazionali e ha scritto per le pagine del "Corriere della Sera". Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell'arte moderna, tra cui Boccioni, l'Ottocento italiano, Boldini e i Macchiaioli .
Luigi Pestalozza, classe 1928, testimone attivo degli avvenimenti politico-sociali e culturali a cavallo di due secoli, vive e lavora a Milano. Curioso della vita e dalla vita messo alla prova fin da bambino, appassionatissimo di musica e storia, partigiano, giurista, robesperriano per eccellenza, politicamente attivo, scrittore, nemico “dello spirito e della prassi dell’inerzia e del pensiero unico” critico musicale, insegnante, viaggiatore curioso del mondo, marito e padre di famiglia, giornalista, sportivo, intellettuale legato ai maggiori compositori di musica contemporanea ed elettroacustica e fortemente impegnato a farla uscire del “ghetto”. Docente di storia della musica all’Accademia d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, dal 1968 all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha insegnato all’Università “La Sapienza” di Pisa. Critico musicale dell’Avanti! e del settimanale "la Rinascita", nel 1948 ha dato vita a "il diapason", prima rivista italiana di musica contemporanea, e nel 1980 ha fondato la rivista "Musica/Realtà". Ha organizzato e diretto convegni, manifestazioni musicali e le stagioni di "NovecentoMusica" (Milano) e "Incontro con le musiche" (Forlì). Fra i suoi libri La Scuola Nazionale Russa, L’opposizione musicale , La musica in URSS: cronaca di un viaggio, Storia della musica, Memoria e parafrasi .
Raffaele De Grada |
Luigi Pestalozza |
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