L’Anpi Provinciale di Milano ricorda con commozione ed affetto la partigiana Nori Brambilla Pesce, la cui vita è stata interamente dedicata alla battaglia per gli ideali della libertà, per i valori dell’antifascismo, della Resistenza e allo sforzo per costruire una società più democratica, più libera e più giusta.Nori proveniva da una famiglia di forti tradizioni antifasciste. Fin da giovanissima lavora come impiegata alla ditta Paronitti, dove ha la possibilità di conoscere l’esistenza di uomini e donne che non si erano mai arresi al fascismo. Inizia così la sua maturazione antifascista che si consolida negli anni delle sofferenze cui è sottoposta la popolazione a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia e nel corso degli scioperi del marzo 1943.Dopo l’8 settembre 1943 entra a far parte con sua madre, tramite Vera Ciceri, dei Gruppi di Difesa della Donna che ebbero un ruolo fondamentale nell’aiutare i soldati allo sbando. Successivamente Nori viene assegnata, come ufficiale di collegamento, alla 3° Gap guidata da Giovanni Pesce. Dal maggio 1944 al giorno della sua cattura avvenuta il 12 settembre 1944, partecipa a tutta l’attività della 3° Gap.La sua vita da gappista finisce appunto il 12 settembre 1944, quando a seguito di una spiata, è catturata in piazza Argentina da militi fascisti in borghese, tradotta alla Casa del Balilla di Monza, dove viene picchiata e torturata su ordine del sergente delle SS Wernig, perché volevano che confessasse dove si trovasse Giovanni Pesce. Condotta nel carcere di Monza, vi trascorre un mese e mezzo, finché non viene trasferita brevemente a San Vittore e poi, a soli ventuno anni, nel campo di concentramento di Bolzano, dove resterà dal novembre 1944 all’aprile 1945. Lì, nonostante i controlli serrati e le drammatiche condizioni di vita, riesce a partecipare all’attività di una sezione del Comitato clandestino del CLN. Dopo la Liberazione, Nori Brambilla, torna a piedi, con altri compagni, attraverso la Val di Non, il passo della Mendola e quello del Tonale, a Milano, dove riabbraccerà̀ la famiglia e il “suo” comandante, Giovanni Pesce, medaglia d’oro della Resistenza. Nori e Giovanni si sposeranno il 14 luglio 1945.Per decenni militante del PCI e poi di Rifondazione Comunista, Onorina Brambilla Pesce ha ricevuto il diploma del comando alleato di Alexander e la Croce di guerra al valor partigiano. Nel 2006 è stata insignita della Medaglia d’Oro di benemerenza dal Comune di Milano. Nel dopoguerra ha fatto parte della commissione femminile della Camera del Lavoro ed è stata dirigente nazionale della FIOM-CGIL. Il suo intenso attivismo si è espresso, da sempre, nel mondo dell’Associazionismo resistenziale. Ha fatto parte dell’ANED come ex deportata politica, è stata Presidente dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici, Presidente onoraria dell’AICVAS, l’Associazione degli ex Combattenti volontari antifascisti nella guerra di Spagna. Nori attualmente faceva parte della Presidenza Onoraria dell’ANPI di Milano, di cui è stata a lungo Vicepresidente, oltre che membro del Consiglio Nazionale.
Intenso e ininterrotto è stato l’apporto di Nori all’attività e alle iniziative dell’ANPI, soprattutto nelle scuole. Nel rapporto con le giovani generazioni dispiegava tutta la sua passione, il suo entusiasmo, la sua carica ideale. E sia Nori che Giovanni Pesce rinascevano, quasi, nel contatto e nel rapporto con i giovani, che consideravano elemento decisivo della rinascita nazionale. Erano entrambi profondamente convinti, come noi stessi lo siamo, che la missione dei giovani non è quella di conformarsi all’ordine costituito, ma di portare in tutta la vita nazionale, come avvenuto negli anni della crisi del regime fascista, la loro carica di rinnovamento, di volontà e di entusiasmo che permetta di affrontare e risolvere i gravi problemi del Paese.
Nori Brambilla il giorno del matrimonio con Giovanni Pesce, alle spalle di Nori il partigiano di Cinisello Balsamo Pietro Vergani |
Nori è per tutti noi dell'ANPI di Cinisello Balsamo un caro ricordo. E' intervenuta in molte occasioni pubbliche cittadine e spesso ha incontrato i nostri studenti, dai più piccoli delle elementari ai più grandi delle scuole superiori. Ha saputo sempre raccontare con semplicità il suo impegno nella Resistenza, ma anche la tragedia dell'arresto e della deportazione. Alcuni nostri giovani hanno approfondito la storia della Resistenza grazie all'incontro con Nori, cito per tutti due studenti di un liceo cittadino che circa sei anni fa andarono ad intervistarla: oggi sono membri del nostro direttivo.
Grazie Nori, il nostro impegno sarà continuare a raccontare la tua storia e quella di tutti i partigiani contro ogni revisionismo.
il Direttivo ANPI Cinisello Balsamo
Grazie Nori, il nostro impegno sarà continuare a raccontare la tua storia e quella di tutti i partigiani contro ogni revisionismo.
il Direttivo ANPI Cinisello Balsamo
Le fotografie che seguono furono scattate a Cinisello Balsamo il 2 febbraio 2008. Nori Pesce incontrò l'allora presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti in occasione di un'iniziativa rivolta agli studenti dal titolo "Cara Carta, l'attualità dei valori della nostra Costituzione". Durante l'incontro fu presentato il documentario realizzato dall'ANPI di Cinisello Balsamo "Discorso sulla Costituzione di Piero Calamandrei".
Il funerale di Nori
La cerimonia funebre si è svolta
mercoledì 9 novembre alle ore 15
nella sala "Di Vittorio" della Camera del Lavoro,
in Corso di Porta Vittoria 43 a Milano
La camera ardente è stata aperta alle ore 11 di mercoledì 9/11
mercoledì 9 novembre alle ore 15
nella sala "Di Vittorio" della Camera del Lavoro,
in Corso di Porta Vittoria 43 a Milano
La camera ardente è stata aperta alle ore 11 di mercoledì 9/11
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